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Ad Anzio e Nettuno sessantamila uomini - delle forze
della V armata - si mischiarono ai cinque o seimila abitanti della zona
fraternizzando con loro............ecco lo sbarco di Anzio e Nettuno
costituisce nella storia della guerra un fatto unico che non si ripeterà
per il resto del conflitto. ......................................................................................... Il BRIGADIERE DEI CARABINIERI LASCIO A PRESIDIARE L'ALLORA COMANDO
2 CARABINIERI ALLA RADIO....... PER ANDARE A VEDERE COSA ERA LA CAUSA
DEL TRAMBUSTO, E DEI MOVIMENTI DI ARTIGLIERIA UDITI NELLA NOTTE .MA
PURTROPPO USCENDO DALLA CASERMA CON LA SUA DIVISA IN GRIGIOVERDE E LA
PISTOLA ALLA FONDINA, A META' STRADA , VERSO IL MARE, FU SCORTO DA UNA
PATTUGLIA AMERICANA APPENA SBARCATA E FU FREDDATO LI SUL POSTO. ......................................................................................... E queste aree, erano a caratterizzare uomini cose ed eventi.
Molto bello era il tramonto ed ancora piu bella laria che girava tra le campagne di Anzio. Aria pulita che solo il fumo delle nazionali allora di moda, impuzzzavano .. ad eccezione della situazione malarica della zona che vedremo piu' avanti- Si era intorno al 1938-39, ed allora solo il porto di Anzio era in funzione, le famiglie piu' campagnole gravitavano su Nettuno. Ma dolpo il 1940 altri eventi si aggiunsero in attesa dello sbarco ..Quando un certo regista tedesco sig. KOK al seguito della moglie si volle cimentare nelle riprese di un film western, che allora era certamente il primo girato in Europa .il film si girava nella zona piu' all'interno tra la Conca e le Ferriere , si proprio in zona di Maria Goretti Lopera si intitolava : la signora dellovest. Film di un certo clamore perche' vi parteciparono allora attori famosi del tempo come Rossano Brazzi- amato dal signore e dalle ragazzine del tempo,ed Isa Pola- che fini la carriera subito a fine conflitto.
Alcuni di questi campagnoli lavorarono come comparse a cavallo e non.......... nel film, ed anche per loro un po dil clamore,, il film unico del periodo, il conflitto lo copri di anonimo e dopo la fine del conflitto si ebbero spezzoni, del film , usati come spot pubblicitari , dellepoca .alcune scene girate in campagna alcune in frazione sempre allinterno .come per esempio alle Ferriere , dove sulla piazzetta del centro abitato si erge ancora una casa forse allora fabbrica di candele, e lungo la ringhiera di questa casa nella scena del film, si affacciavano prostitute del sottostante saloon che ammiccavano i cow-boy .comparse anchesse provenienti dalla allora giovane cinecitta, ---------------------il resto del racconto alla prossima..ciao da Quarzo. ......................................................................................... ed erano questi gli eventi storici e mondani della Anzio degli anni ante sbarco ma non fu solo il film western che si girò, allinterno della campagna pontina .Verso il 20 luglio, a 5 giorni dalla caduta del fascismo, arrivò una troupe cinematografica da Roma. Attori famosi, mondanità del tempo si stava preparando ad un gran film, girato nel sublime e tipico teatro che offriva la Villa Borghese del Principe Steno,di Anzio.
Ambientato nel 700, il film, era quasi una premonizione a quanto sarebbe accaduto da li a qualche mese .Tragico il titolo, che allora senza, la palla dello stregone, mai avrebbe potuto annunciare tanta distruzione..Il film si intitolava:Linvasore.
Sicuramente ideato su ispirazione dellavvenuto sbarco in Sicilia, il film, aveva protagonisti eccezionali per lepoca: Amedeo Nazzari, Myriam di San Servolo-sorella di Claretta Petacci al suo primo film, Osvaldo Valenti e Luisa Ferida. Questi due ultimi attori, amanti, saranno sacrificati alla storia, durante la guerra partigiana che da li a qualche mese, saccese Quei due poveri cristi, furono accusati di atrocità contro i partigiani, ma innocenti e vittime anchesse della infamia della guerra, recentemente sono stati riabilitati, e fan parte del Sangue dei Vinti
Ed insomma tutto pronto, troupe cast, montaggio Ma al 24 Luglio, data della caduta del Fascismo, il set si volatilizzo, lasciando Anzio e la sua gente, alla storia.
Eppure prima di quella data, gli attori passeggiavano in carrozzella per le vie pittoresche della Anzio di allora. Attori come Valenti Amedeo Nazzari e la Ferida anticiparono di 20 anni la dolce vita di Fellini ..
Ma eravamo in guerra, in guerra con il mondo, e tutta Anzio allora era solo una stalla che ancora brillava di luce di pace. Ma al 24 Luglio, avvenne la volatizzazione: il set si volatilizzo, lasciando tutto sul posto, allinterno della Villa Borghese: pellicole, costumi luci, macchinari attrezzature
Ed iniziò linizio: infatti dopo gli eventi dell8 settembre, per ordine dei tedeschi, gran parte della popolazione fu trasferita nelle campagne, Anzio ando' così, man mano a prendere una fisionomia di città brulla e fredda. ......................................................................................... Ma torniamo al 22 Gennaio del 44, giorno dello sbarco. Anche il Principe Borghese fu preso di sorpresa dallo sbarco alleato. Ed infatti il COMANDO AMERICANO SI INSTALLO' ALLINTERNO DELLA VILLA DELLA FINE 600. Qui venne impiantato il centro comunicazioni di tutte le operazioni, nei sotterranei della villa. Il Principe Steno Borghese, venne nominato Sindaco dagli alleati, anzi un vero e proprio Governatore del territorio Anzio Nettuno, ed anche se il fascino della borghesia prendeva gli alleati, cera sempre un supervisore americano, a controllare il suo operato:gen Taylor.
Ma anche questa occasione, passò a far vivere mondanità alla, nella villa del Principe Serate di gala con ufficiale americani, davano vita alla nobiltà romana ormai in decadenza .. Il Principe Borghese, comunque, alla faccia del signorino, si mise lelmetto americano e in vesti civili, con la sua sacca grigio verde si prestava a ronde periodiche, con la sua jeep willis, e scortato da soldati armati verificava la situazione degli sfollati. Infatti dopo il passaggio della bufera del fronte dello sbarco, il Principe, visitava i civili sbandati, che arrivavano da Aprilia, Torre Padiglione, Campo di Carne, organizzando ospedali da campo e cucine che davano pasti caldi agli sfollati.
La sera, tornava ad essere il Principe,, rispettato, al quale i contadini si inginocchiavano. Ma il TERRORE dello sbarco, proveniva dai Castelli Romani. ......................................................................................... il terrore sullo sbarco arrivava dai Castelli Romani! Era un pezzo di artiglieria pesante montato su vagone ferroviario..........Questo cannone era la pena di militari e civili che erano intorno all'area occupata dalle forze alleate nello sbarco si Anzio. Venivano giu' dai colli proiettili di grosso calibro, più grandi
delle batterie montate sullle navi della marina da guerra ALLEATA.Questo
pezzo sembra infatti da notizie di storia che venne, fosse solo uno
in azione. Ma questo pezzo di artiglieria tedesco, faceva aventi ed
indietro da una galleria ferroviaria, dove, appunto si nascondeva non
appena aveva seminato il suo carico di morte nell'area pontina.Dai racconti
degli sfollati sopravvisuti al macello, si nota che coloro che erano
tra le linee delle opposte fazioni, sentivano passare sopra le loro
teste l'ogiva del grosso calibro, con un fischio terrificante. Ed ancora
più terrificante era l'arrivo che era accompagnato dall'esplosione.
Terribili le coseguenze della micidiale arma. E senza risultati la aviazione
alleata bombardava le aree dove era presunta la presenza del pezzo di
artiglieria. Ma di questa altra storia ne approfondiremo più
avanti. ......................................................................................... LA SITUAZIONE DELLE TRUPPE ALLEATE, NEL PRIMO MOMENTO DELLO SBARCO
ERA PIUTTOSTO TRANQUILLA, VISTO L'IMPORTANZA DELLA OPERAZIONE. MA QUEL
MARTELLARE INCESSANTE DEL CANNONE DI GROSSO CALIBRO TEDESCO CHE DALLE
ALTURE DEI CASTELLI PICCHIAVA SULLE DIVISIONI SEMINAVA MORTE E TERRORE,
SIA SULLA POPOLAZIONE FUGGITA ALLA ZONA DELLA CAMPANA E PISCINA CARDILLO
E SUI SOLDATI ALLEATI. ......................................................................................... lo sbarco fu il primo campo di battaglia dove morirono gli italiani
che erano nelle file di alleati dei tedeschi: i repubblichini di salò
così nominati dal popolo! ......................................................................................... I tedeschi, dopo un primissimo momento di sbandamento, reagiscono con una prontezza e con la loro tipica capacità organizzativa che nel corso del conflitto gli ha dato già in precedenza la possibilità di affrontare e risolvere situazioni impossibili. Al fine di creare un velo di truppe che sia idoneo, bloccando strade e crocevia, ad inibire alle unità della testa di ponte ogni possibile movimento verso linterno, il comando germanico mobilita come si suol dire "scritturali, cuochi e musicanti della banda", reperendo gli uomini ed i mezzi lì dove è possibile prenderli. Saranno così utilizzati anche alcuni reparti che si trovano nellarea a sud di Roma per effettuare, dopo un lungo periodo in prima linea, la necessaria riorganizzazione e godere del normale periodo di riposo. Il 9 febbraio viene costituito a Spoleto, sede di un Reparto di Istruzione per paracadutisti, un Battaglione italiano di formazione da destinarsi al Fronte di Anzio Nettuno e da inserire nel 4° Fallschirmjager. È formato da due compagnie tratte dal 12° Battaglione e da una compagnia ceduta dal 2° Battaglione, questultima è costituita parte da veterani e parte da giovani volontari. Il Battaglione così formato, denominato Battaglione Autonomo Paracadutisti "Nembo", forte di circa 350 parà e al comando del Capitano Corradino Alvino, il 12 febbraio viene trasportato con una colonna di autocarri al fronte, verso Ardea, ove sarà utilizzato nellambito dei reggimenti 10° e 11° dassalto della 4° Divisione Paracadutisti germanica che è composta da duri veterani con alle spalle le esperienze di Narvik, Creta e dellOlanda. È questa la prima unità italiana ad arrivare in quello scacchiere terrestre di operazioni ove, a meno di 12 ore dallarrivo, avrà nel caporale Giuseppe Bagnol, il suo primo caduto. Il Nembo, per limpiego, viene articolato in un reparto servizi, sei plotoni dassalto messi al comando di cinque ufficiali ed un maresciallo (Tenenti Angelici, Betti, Esposito, Fusar Poli e Stefani, maresciallo Canova), tre squadre per impieghi speciali, due nuclei esploratori. I nuovi arrivati italiani, appena giunti vengono forniti di armi tedesche e sottoposti ad un ciclo daddestramento intensivo teso ad erudirli sullutilizzo delle nuove armi e sui simboli tattici germanici. Per completezza di informazione è giusto riferire che alcuni parà italiani vengono assegnati, quali complementi, a reparti tedeschi, cosa che ai germanici non riuscirà di fare, come vedremo in seguito, con il reparto di fanteria di Marina che successivamente arriverà sul fronte. I primi caduti, ben 54 per la precisione, il Nembo li avrà, insieme a 97 feriti, nel corso dei quattro giorni delloperazione di contrattacco tedesca denominata "Fischfang" che avrà inizio il 16 di febbraio e nel corso della quale 40.000 soldati tedeschi sostenuti da 75 carri armati del tipo Tigre, Pantera e 50 cacciacarri Stu.G.III attaccheranno 45.000 angloamericani sostenuti da 450 bocche da fuoco, 3670 carri armati e da 1200 apparecchi. I giovani parà italiani vengono impiegati, nel corso del contrattacco, lungo il fosso della Moletta, presso la località Casa Rossa, Casale Buon Riposo, quote 54, 74 e 75 e il quadrivio di Campo di Carne. Inizieranno lattacco alle 6,30 del giorno 16, superando la Moletta utilizzando alcune passerelle di fortuna. Lutilizzo delle passerelle sarà reso necessario in quanto il torrente Moletta, largo dai 6 agli 8 metri, ha le proprie acque profonde normalmente poco più di un metro ma, al momento dellattacco, queste si presentano notevolmente gonfie a causa della pioggia che copiosa è caduta da poco. Dopo aver sopravanzato la Strada Provinciale 82 e affrontando le unità britanniche della 1ª e 56ª Divisione di Fanteria i parà riusciranno ad arrivare fino alla Nettunense, cioè la Strada Provinciale 207, sbaragliando i britannici ed occupando la sede di un reggimento scozzese. In un primo tempo la fortuna sembra sorridere agli italo tedeschi, tanto che gli alleati, spaventati dalla forza di penetrazione dimostrata dai germanici, non riescono a fermare limpeto degli attaccanti benché fossero a conoscenza delloperazione tedesca prima che questa iniziasse, grazie al sistema di intercettazione Ultra e al decodificatore Enigma in loro possesso. Giungeranno persino ad approntare un ordine di reimbarco che ritireranno solo quando, grazie allintervento dei grossi calibri delle corazzate, riusciranno a smorzare lirruenza dellattacco fermando i tedeschi nella zona che sta tra Campo di Carne, Torre Padiglione, Tre Cancelli e Le Ferriere, zona che sarà il punto di massima penetrazione della controffensiva tedesca. Dopo quattro giorni di combattimenti, il giorno 20, i paracadutisti italiani che avranno resistito sotto il fuoco dei cannoni e gli attacchi dei caccia bombardieri alleati, dovranno ritirarsi cedendo di nuovo quelle posizioni strappate agli inglesi pochi giorni prima. Tra i morti, sopra citati, conteranno anche il Sottotenente Stefani. Limportanza del Nembo, nelleconomia generale dello scontro descritto, è di limitatissima portata, soprattutto se si considera che si tratta di circa 350 paracadutisti italiani utilizzati in un contesto numerico di 40.000 tedeschi che contrastano circa 45.000 angloamericani. Differente è invece il significato politico della partecipazione italiana, che vede un reparto organico, in armi e sotto bandiera nazionale, in quanto facente parte del neocostituito Esercito Repubblicano, tornare al fronte accanto allalleato germanico. In questi primi combattimenti gli italiani, ritornati al fronte, faranno ben presto ricredere i camerati tedeschi che ben poca fiducia mostrano di avere nei riguardi di quel reparto formato da giovanissimi paracadutisti, molti dei quali evidentemente senza nessuna esperienza di guerra. Tra il 15 marzo e il 15 maggio il reparto sosterrà nuovi combattimenti a quota Cuore, Bosco dei Pini, quota 58, Bosco di Fossignano e Macchia S. Lucia. Le grosse perdite subite durante la controffensiva tedesca e nel periodo successivo che, come detto, solo nel corso delloperazione "Fischfang", ammontando a 151 unità tra morti, feriti e dispersi costituiscono il 45-50% degli effettivi del battaglione, inducono il comando a riprendere fiato e a rimettere insieme i pezzi dellunità. .........................................................................................
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